La mia adolescenza da ragazzo insicuro
Io e miei amici eravamo uguali allora, ci trovavamo a casa di uno e ci impegnavamo a interminabili partite ai più famosi videogiochi. Che bello il periodo dell'infanzia, vedi le bambine come amici, non sai che diventeranno nel periodo dell'adolescenza, la fonte maggiore dei tuoi problemi. Tutto l'idillio dell'infanzia inizia a sgretolarsi durante gli anni delle scuole medie. Con la pubertà inizi a sentire in te degli strani impulsi, inizi a vedere le tue amiche, non più compagne di gioco, ma come splendide creature che vuoi baciare e abbracciare.
Quando non vedi più le ragazze come bambine e compagne di giochi iniziano i problemi
I genitori e i mass media non ti hanno insegnato a sedurre
Fu il primo due di picche che presi! Il primo di un'interminabile lista! Non ci dormivo la notte! I miei genitori mi avevano detto che era facile, bastava essere gentili e premurosi con le ragazze per conquistarle. Anche i libri e la televisione affermavano le stesse cose. Inizia a collezionare un due di picche dietro l'altro. Possibile che con la mia gentilezza non riuscivo a conquistare nessuna ragazza?
Iniziarono le prime paranoie, pensai che forse ero troppo brutto per avere una fidanzata. Pensai che ci volesse un fisico come quello dei divi di Hollywood per uscire con una ragazza. La mia autostima era già crollata e avevo solo 16 anni. Pensai che forse era colpa del mio naso. Era grosso e sproporzionato rispetto al viso e odiavo per questo la mia immagine allo specchio.
L'autostima bassa mi impediva di sedurre le ragazze che desideravo
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Eppure era sempre attorniato dalle ragazze più belle. Tutte le mie amiche dicevano che non era bello, ma un tipo! Puntualmente lo vedevo baciare tutte quelle mie amiche. Alcune, le più intelligenti, lo detestavano, dicevano che era un troglodita con il quoziente intellettivo di una scimmia. Il mio stupore era massimo, quando vedevo queste mie amiche che uscivano con lui. Ero confusissimo! Come era possibile? Il caos totale regnava nella mia mente! Le ragazze dicevano una cosa e poi ne facevano un'altra! Arrivai al punto di dire che il genere femminile era incoerente! Che pensava una cosa e ne faceva un'altra! Era la giustificazione mia e di tutti i miei amici che non riuscivano a rimorchiare.
Ci trovavamo di sera a fare interminabili dibattiti sulla complessità del cervello femminile, mentre gli altri, “i trogloditi senza cervello”, facevano le prime esperienze sessuali. Avevo un pessimo rapporto con i miei genitori, l'ho avuto per tutta la fase dell'adolescenza. Arrivai a pensare che loro erano la causa dei miei fallimenti sentimentali.
Ero arrivato a pensare che mi avevano mentito sulle ragazze e sull'amore! Più ero gentile, più collezionavo fallimenti amorosi! Più facevo regali, più ricevevo carezze sui capelli dalla beneficiaria del mio regalo! Hai in mente quelle carezze caritatevoli che si danno ai cagnolini?
Odiavo le ragazze perché erano insensibile alla mia sofferenza
Diventai ancora più pessimista. A 22 anni decisi di riprendere in mano le redini della mia esistenza, mi feci forza e decisi di diventare amico di uno di quei ragazzi che rimorchiavano alla grande! Uscivo con lui, conoscevamo insieme tante ragazze e poi lui otteneva appuntamenti e numeri di cellulare, io solo amiche che mi chiedevano consigli per uscire con lui! Queste ragazze mi dicevano che il mio amico era uno stronzo, un bastardo. Poi le vedevo in macchina, in sua compagnia, mentre erano intente a baciarlo appassionatamente! Questo mio amico, ogni giorno mi sfoderava una grande lista di conquiste. La mia autostima subì un ulteriore crollò. Chiesi al mio amico come faceva, di svelarmi i segreti del suo successo con le donne, mi rispose che lui era bello e io no. Ma questo non era affatto vero e lo sapevo! lui era più basso di me, aveva l'acne e stava già soffrendo di calvizie precoce.
Eppure alla fine convinse anche me della sua bellezza! Allora non riuscivo a capire, ma mi aveva insegnato già la prima regola d'oro dei seduttori: darsi valore! La sua autostima era alle stelle, si credeva e si vedeva bello come Brad Pitt. Le ragazze sembravano crederci! Mentre io passavo intere serate con le mie amiche a parlare di filosofia e dell'amore. Lui passava intere serate a prenderle in giro. La sera dopo io ero davanti al mio computer a vedere qualche sito pornografico, lui era in macchina con quelle ragazze a fare le stesse cose che io vedevo solo attraverso un monitor.
Esistono ragazzi che "naturalmente" sanno conquistare le ragazze
Ero frustrato, decisi di non abbordare più nessuna ragazza! Passai anni e anni in un periodo di forzata castità! Mi ripetevo come un mantra che la ragazza giusta per me sarebbe arrivata presto! Ma non arrivava mai...ero depresso! Negli stessi anni navigando su internet, venni a conoscenza del mondo della seduzione. Vidi una miniera d'oro. Mi buttai a capofitto nell'acquisto di guide e manuali per sedurre. Iniziai a frequentare seminari e corsi di seduzione. Arrivai a spendere 500 euro per un singolo corso. Il risultato? Ero un pozzo di conoscenze. Sapevo tutto della teoria. Applicavo tutte le nozioni apprese con una precisione maniacale negli approcci. Ma ancora niente, solo rifiuti! Il motivo di questi rifiuti era solo uno: non ero un seduttore ma un nerd della seduzione! Potevo spiegare agli altri tutto della seduzione, ma quel tutto era solo fumo nella pratica.
Ma non perché i corsi e i libri letti erano inutili, ma solo per un motivo: Non avevo attuato su me stesso, quel cambiamento necessario che trasforma un perdente in un vincente! Non capivo! Molti miei compagni dopo i seminari di seduzione riuscivano a rimorchiare, io e tanti altri no! Arrivai a capire che non sono tanto le nozioni apprese che ti rendono un seduttore, se poi quelle nozioni non sono adatte alla tua personalità.
Conoscere la seduzione è il primo passo obbligatorio verso il cambiamento
Diceva: “Le parole che pronunci non hanno valore, se tu non hai valore”. Iniziai a capire che non è una frase o una routine che trasforma un perdente in un vincente, ma la mentalità del seduttore. La mentalità del vincente, la mentalità del leader. La personalità dell'uomo vincente. Alcune caratteristiche che avevo visto nei miei amici che seducevano, le riscontrai nel manuale di Davide Balesi. Lui non solo mi ha aiutato a diventare un seduttore, ma mi ha anche insegnato a scrivere un ebook. Questo la dice lunga! Dove vuoi, puoi! Mi ha sempre detto! Attraverso il suo blog riuscì a contattare l'autore. Gli scrissi un'email e scoprì che abitavamo a soli 10 km di distanza, lo pregai di uscire con me una sera, solo una volta e che poi non gli avrei recato più alcun fastidio! Ci incontrammo un sabato sera in una discoteca di latino americano! Lui aveva una bella presenza, niente da dire.
Se ti dai valore anche gli altri te ne danno
Quella sera, dove il 98% dei clienti maschi erano vestiti con maglietta, lui arrivò con una giacca nera sfiancata e una camicia lilla. Molte ragazze lo guardavano. Appariva! E come mi disse in seguito lui: “Se appari, sei a metà dell'opera. Se ti dai valore, avrai valore e sei a metà dell'opera”. Ci sedemmo al bancone a bere qualcosa.
Mi disse che leggere un manuale era solo il 10% del processo seduttivo e che il restante 90% toccava a me percorrerlo! Mi disse che la seduzione era semplice, che era semplicemente un gioco e che per vincere in un gioco, bisognava conoscerne le regole. Niente di più vero! Mi disse di scartare tutto ciò che era complesso e fuorviante nella seduzione! In passato sono stato mesi a studiare manuali di PNL, ero confuso e non riuscivo a rimorchiare nemmeno una ragazza. Non è che la PNL applicata alla seduzione non funzioni, anzi, funziona benissimo, è il fatto che era troppo complessa per la mia personalità, e scoprì che era troppo complessa anche per la personalità di Davide. Quella sera ero seduto al bancone. Ero vestito con un paio di jeans chiari e una camicia larga a mezze maniche.
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